Batteri nella placenta? Esistono e si ricerca la loro funzione ▼

Dai risultati di questo importante studio emerge che non vi sono differenze sostanziali in termini numerici tra i batteri riscontrati in gravidanze a termine rispetto alle pretermine mentre esistono differenze dei ceppi batterici.

I ruoli dei microbi nell’ambiente intrauterino
Gli specialisti, come precedentemente accennato, hanno sempre considerato la placenta una struttura sterile. I primi dubbi arrivano, però, nel 2011 quando la dottoressa Indira Mysorekar preleva e analizza circa un centinaio di campioni di placente (derivanti da parti a termine e pretermine).

Le analisi condotte al microscopio rivelano che circa un terzo dei campioni contiene batteri, ma non si riscontrano segni di infiammazione e/o cellule immunitarie nelle loro vicinanze.
Oltre ad alcune critiche sollevate circa la possibilità di un artefatto determinato dalla contaminazione dagli strumenti utilizzati, nascono anche le prime ipotesi dell’esistenza di un microbioma prenatale.

Alla luce di quanto scoperto, si ipotizza la possibilità di plasmare il sistema immunitario del feto al fine di prevenire affezioni quali allergie, asma e altre patologie.
La ricerca non si ferma e va ben oltre per definire il profilo microbico associato alle nascite pretermine ed eventuali complicanze della gestazione.

 

Dr Domenico Oliva

 

Fonti Bibliografiche:

Facebook Comments
463 Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Share via
Copy link
Powered by Social Snap