Covid-19 in gravidanza, è pericoloso per il bambino? ▼

Il team di studiosi promotori di questa ricerca sostengono che l’elevato numero di nascite premature è da attribuire alle scelte operate dai medici in considerazione dei possibili effetti del Covid sulla mamma e sul nascituro.

Il professor Christoph Lees autore dello studio in questione sottolinea, in sostanza, la concomitanza delle nascite prima delle 37 settimane con la volontà di attuare una forma di protezione dal virus come misura preventiva.

 

Covid 19 in gravidanza: il rischio mortalità prenatale non deriva dal virus

Il Covid 19 in gravidanza non aumenta la mortalità del feto e nemmeno la morte neonatale, assicurano gli studiosi dell’Imperial College London. La proporzione di bambini nati da madri con infezione da Covid confermata è risultata del 2% nelle ricerche del Regno Unito, e dell’1,8% in quelle portate avanti dagli Stati Uniti.

Purtroppo nel campione di donne incinta facenti parte del gruppo di studio, 8 degli UK sono decedute, mentre altre 4 madri sono morte nella ricerca degli USA.

Gli studiosi coinvolti in questo progetto hanno messo in evidenza che il tasso di queste morti è più alto rispetto alle statistiche sulle donne partorienti, ma è comunque molto simile alla mortalità di adulti che hanno contratto il Covid.

Ciò suggerisce in conclusione che le donne in gravidanza non hanno un rischio maggiore di morte da Covid rispetto alle donne non incinta.

La Redazione di Ginecologia.it

Fonte:

Imperial College

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