Peso alla nascita e diabete tipo 2▼
I soggetti reclutati si sono impegnati a fornire i dettagli personali relativi all’aspetto socio-demografico, alla loro dieta, allo stile di vita adottato (comprendendo assunzione di alcool, abitudine al fumo, attività fisica praticata e durata del sonno), oltre ai dati concernenti la prima infanzia (ad esempio il peso alla nascita e se la madre fosse fumatrice) e l’anamnesi medica.
Questi soggetti hanno inoltre fornito campioni di urina, sangue e saliva e sono stati loro misurati altezza, peso, indice di massa corporea, circonferenze di vita, fianchi ed arti e anche lo spessore delle pliche cutanee.
Cosa è emerso da questo attento studio? In 10 anni di monitoraggio, è emersa una chiara correlazione inversa tra i livelli di IGF-1 e il diabete di tipo 2, nel senso che hanno più probabilità di sviluppare la malattia i soggetti con bassi livelli di IGF-1; quanto al peso alla nascita, deve essere almeno di 2,5 kg e associato agli uomini, per influenzare significativamente questa correlazione.
Quindi, come già altri studi epidemiologici avevano concluso in precedenza, si deve porre particolare attenzione ai fattori di rischio nella prima infanzia, così da sviluppare adeguate strategie preventive legate all’IGF-1 e al diabete di tipo 2.
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