Sintomi premestruali? Come affrontarli, aspettando “quei giorni”

Mantenersi attive e in movimento si è dimostrato efficace contro la sindrome premestruale in quanto favorisce il rilascio di endorfine, molecole alleate contro il dolore, la cui concentrazione tende a diminuire proprio nei giorni che precedono l’arrivo della mestruazione.
Inoltre, lo sport aiuta a scaricare le emozioni negative ed aumenta il livello di serotonina circolante, fondamentale per garantirti un riposo tranquillo e un umore stabile. Per riscontrare i primi benefici è sufficiente praticare un’attività moderata, ma in modo costante: brevi sessioni da 10-20 minuti di esercizio fisico (jogging o camminata veloce, bicicletta, nuoto) almeno 3-4 volte a settimana.

Ovviamente, anche il buon riposo gioca un ruolo sostanzioso.
L’importanza del sonno viene spesso sottovalutata mentre questo si conferma un grande alleato della salute: dormire abitualmente poco e/o male (con fatica ad addormentarsi e/o frequenti risvegli) può creare squilibri nella regolazione ormonale del ciclo mestruale, peggiorare l’umore e facilitare la tendenza all’instabilità emotiva e alla depressione.
Qualche consiglio per fare sogni d’oro?

Cercate di stare il più possibile all’aria aperta e a contatto con la luce naturale, che aiuta a regolare i meccanismi biologici di sonno/veglia; bevete 1.5 litri di acqua al giorno, meglio se lontano dai pasti, in modo da depurare il vostro organismo; evitare alcol e sigarette, soprattutto prima di dormire; fate una doccia o un bagno caldo rilassante prima di andare a letto; mantenete la camera in ordine, ben areata e ad una temperatura confortevole; coricatevi almeno 2 ore dopo la fine della cena, che, in generale, dovrebbe essere leggera (evitare di mangiare alimenti pesanti, troppo salati o ricchi di condimento).

Come non spendere qualche parola anche rispetto all’alimentazione?
La cattiva alimentazione, quella prevalentemente basata sul consumo di alimenti in scatola o a lunga conservazione, induce un aumento della concentrazione di aminoacidi eccitatori a livello cerebrale, sostanze che favoriscono l’irritabilità e l’aggressività. Per lo stesso motivo andrebbe limitato il più possibile il consumo di sostanze a base di caffeina e teina, mentre, per ridurre la ritenzione idrica, un occhio andrebbe posto anche alla quantità di sale che usiamo nei condimenti.
Gli attacchi di fame e le “voglie” impellenti di consumare un alimento ben preciso sono tipici della fase premestruale, scatenati da un calo degli zuccheri nel sangue; si ritiene inoltre che possa essere determinate anche dalla diminuzione della serotonina, una sostanza che aiuta a riposare bene, stabilizza l’umore e regola il livello di estrogeni e progesterone.
Per compensare questi cali fisiologici è importante scegliere cibi ricchi di carboidrati complessi, meglio ancora se a “lunga durata”, come pasta, pane di grano duro, riso, prodotti a base di mais, legumi o patate.

Ma quali possono essere i rimedi per trattare i sintomi premestruali?
Ebbene, è possibile ricorrere a due differenti approcci, anche in combinazione tra loro.
La prima strategia consiste nell’eliminare o ridurre il più possibile le potenziali cause scatenanti (stress, cattiva alimentazione ecc.), mettendo in atto semplici accorgimenti e adottando uno stile di vita più sano.

Un aiuto vi viene offerto anche dalla natura, che si può fare amica sfruttando le proprietà benefiche di alcune piante.
Verbena, avena e camomilla sono alleate contro tensione, ansia e tendenza alla malinconia; foglie di tarassaco officinale, mais e ananas combattono gonfiore e ritenzione di liquidi; la calendula offre sollievo dalla tensione mammaria, mentre l’agnocasto aiuta a gestire gli squilibri ormonali, la ritenzione urinaria e gli spasmi.

Il secondo approccio, raccomandato in particolare nei casi più severi, è quello che fa ricorso ai trattamenti farmacologici “tradizionali”.
La terapia deve ovviamente tenere conto della natura e della gravità dei sintomi e non può prescindere da valutazioni più generali riguardo lo stile di vita e gli aspetti psicologici del soggetto alla quale viene prescritta. Solitamente, le terapie alle quali si ricorre in caso di sindrome premestruale sono a base di antidepressivi, diuretici e vitamina B6.

Anche la pillola contraccettiva svolge una funzione protettiva rispetto ai sintomi pre-mestruo in quanto permette di regolare le fluttuazioni ormonali; in tal caso, è importante scegliere quella giusta in quanto non tutte portano sollievo di pari efficacia.

Se stai cercando rimedi contro i sintomi della sindrome premestruale, ancor prima di rivolgerti ad uno specialista, prova a ripensare e rivedere il tuo stile di vita: piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza sulla qualità della tua vita.

 

Ostetrica Lucia Cappelletti

 

 

Link alla fonte:

Campagna Sigo – Aspettando “quei giorni”

 

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