Cortisonici in gravidanza ed effetti sul nascituro▼

Dei 14.868 bambini esposti al trattamento con corticosteroidi, il 45.27% sono nati a termine, il 54.75% sono nati pretermine; dei 655.229 bambini non esposti, il 96.88% sono nati a termine e il 3.12% sono nati pretermine.

Dai risultati di questo studio è scaturito che esiste un’associazione tra il trattamento con cortisonici e una maggior rischio di insorgenza di disturbi mentali o comportamentali per i bambini nati a termine; per quanto riguarda quelli nati pretermine, è risultata presente un’associazione ma non statisticamente significativa.

Oltre a questo studio abbastanza recente, sono presenti altre ricerche anche più datate che hanno l’obiettivo di indagare vantaggi e svantaggi nell’uso di corticosteroidi in donne gravide a rischio di parto pretermine.

Tra i vari studi operati ne vanno citati due, randomizzati e molto vasti, uno in Australia e uno negli Stati Uniti. Entrambi hanno indagato i rischi correlati a questa terapia (in relazione all’utilizzo di una singola dose o di dosi ripetute).

Nei risultati dello studio australiano si è concluso che l’uso, anche ripetuto, di corticosteroidi riduce significativamente la morbilità neonatale senza che ci siano variazioni o anomalie particolari nel bambino nei 2-3 anni immediatamente successivi alla nascita.

I risultati dello studio statunitense hanno… [SEGUE]

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