Menopausa e sindrome metabolica ▼

menopausa
La sindrome metabolica, anche nota come sindrome X o sindrome di Reaven, è una condizione comprendente una serie di fattori di rischio e sintomi che si manifestano contemporaneamente nell’individuo, spesso correlati allo stile di vita del soggetto o a particolari patologie preesistenti.

Secondo i criteri proposti dall’OMS, la sindrome metabolica rappresenta un’associazione di alterazioni del metabolismo lipidico (ipertrigliceridemia e basso livello del colesterolo hdl), glucidico (iperglicemia) e vascolare (ipertensione arteriosa) in presenza di obesità viscerale, uno dei segni clinici dell’insulino-resistenza; essa rappresenta il fattore di rischio più rilevante per l’insorgenza di malattie cardiovascolari, ed in quanto tale deve essere considerata una condizione “preclinica” piuttosto che una malattia.

Recenti studi hanno permesso rilevare una maggiore incidenza della sindrome metabolica ed un conseguente aumento del rischio cardiovascolare (fino al 50% superiore) durante la menopausa rispetto al periodo precedente; la sua incidenza nelle donne varia dal 22% al 69% in relazione al paese di appartenenza e si manifesta prevalentemente in post-menopausa piuttosto che in pre-menopausa.

Sembra quindi che l’esaurimento della riserva ovarica e l’avanzamento dell’età biologica siano uno spartiacque in termini di rischio cardiovascolare.

I fattori che possono contribuire a scatenare la patologia in menopausa sono considerati l’insufficienza… SEGUE

 

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