Ti racconto il mio parto By Valentina
Faccio il tampone, siamo in piena pandemia; il mio compagno che aspettava fuori viene avvisato che sarei stata ricoverata e a travaglio attivo sarebbe stato chiamato per entrare: sarebbe comunque potuto tranquillamente andare a mangiare tanto ci sarebbe voluto molto tempo, erano quasi le 13.
L’ostetrica, una santa, mi consiglia di farmi una doccia per calmare le contrazioni sempre più forti!
Chiedo subito l’epidurale ma provo comunque ad andare in doccia. Mi dicono che per l’epidurale c’è tempo…
Mi siedo sulla palla con il getto di acqua calda sulla pancia, l’ostetrica entra ed esce, il dolore è quasi insopportabile e decido di uscire, non ne posso più, magari cambiando cambia qualcosa e magari mi
visitano e vediamo a che punto siamo.
Mi alzo e vedo che ho perso il tappo sulla palla, panico. Faccio un passo e perdo le acque, sento il bimbo spingere, di istinto metto le mani a mo’ di paracadute tra le gambe ed esco di corsa dal
bagno, “aiuto! Sta uscendo”, sembra quasi una scena comica, subito tre ostetriche corrono in mio aiuto.
A stento arrivo alla sala parto di fronte al bagno. Mi siedo sul lettino e si vede già la testa,
Viene allertato il personale: ginecologo e pediatra che però non arriveranno in tempo.
Ci sono e le paure ora lasciano spazio al coraggio e alla forza.
Spingo con tutte le mie forze [SEGUE]