Distocia di spalla: previsione e gestione▼
Una gravidanza precedente con distocia di spalla, il sovrappeso, particolari caratteristiche pelviche, l’età materna avanzata, il diabete mellito, la macrosomia fetale, l’uso di ossitocina ed il parto operativo vaginale, rappresentano i principali predisponenti fattori di rischio. In molti di questi casi ad alto rischio è preferibile optare per il taglio cesareo.
La capacità di identificare i casi di distocia della spalla può aiutare a guidare le decisioni cliniche.
Per l’identificazione sono stati promulgati tre tipi di tentativi sistematici. Si utilizzano misurazioni del peso corporeo e delle dimensioni durante la gravidanza, punteggi di rischio empirici, e tecniche analitiche multivariante.
La conoscenza della storia ostetrica della paziente e del protocollo terapeutico per l’uso delle manovre ostetriche da effettuare durante l’emergenza, sono le misure affidabili più promettenti per la prevenzione dell’evento nonché garantiscono il trattamento appropriato della distocia.
Quando si manifesta la distocia della spalla, la testa fetale esce dalla vagina con difficoltà. La rotazione esterna non si verifica, o è solo accennata; il mento si accorcia e deprime il perineo. Le spalle rimangono intrappolate e per il neonato inizia l’ipossia.
In questi casi non bisogna… [SEGUE]