Partorisce dopo trapianto autologo di tessuto ovarico crioconservato ▼
L’Ospedale Erasmus della Bruxelles Free University è stato oggetto di grande attenzione in seguito alla sperimentazione di una tecnica rivelatasi utile a preservare la fertilità di una donna.
Si tratta della crioconservazione del tessuto ovarico, un processo che potrebbe permettere una gravidanza futura a donne colpite in tenera età da particolari patologie che minano il patrimonio ovocitario, prevalentemente di carattere oncologico.
La vicenda riguarda una donna 27enne, nata nella Repubblica del Congo ma residente in Belgio sin dall’infanzia, alla quale era stata diagnosticata una grave forma di anemia drepanocitica all’età di 5 anni.
La gravità della malattia era tale da richiedere un trapianto di midollo osseo, donatole dal fratello; per evitare che il sistema immunitario rigettasse il nuovo midollo, i medici avevano considerato l’opportunità di effettuare un ciclo di chemioterapia che, sebbene fosse indispensabile, avrebbe compromesso la funzione ovarica della paziente.
Tale trattamento, difatti, aveva danneggiato irrimediabilmente l’ovaio sinistro: in conseguenza a questo avvenimento, i medici avevano rimosso il destro tramite un intervento laparoscopico, congelando alcuni frammenti di tessuto ovarico con l’auspicio di poterli riutilizzare in seguito.
Al momento dell’intervento la ragazza era solo tredicenne, alle soglie della pubertà… [SEGUE]